domenica 1 marzo 2009

L'articolo di stasera è un pò particolare.

Intanto il risultato, abbiamo perso di 18 giocando discretamente per 15 minuti e poi il buio, solo nervosismo, ansia e confusione.
E allora, quando mi sono accorta che la squadra non reagiva, non tirava fuori i c***ni, si faceva sovrastare dall'aggressività di un avversario formato comunque da under 17, ecco che ho fatto la scelta, ritenuta da tutti impopolare, di togliere il quintetto base e mettere in campo Milena, Consuelo, Marzia e Viviana.
Il tutto è avenuto ad otto minuti dalla fine della partita sotto di 12 punti (e non di 7 come sostiene qualcuno), perchè mi sono rotta le palle di usare la carota, adesso ci vuole il bastone. Non si può subire il gioco degli avversari, non si può concedere un'infinità di ribalzi offensivi, non si può andare in campo senza mordente, non ci si può innervosire dopo 2 minuti. E questo vale per tutte, sia per chi viene ogni tanto (perchè quando c'è dovrebbe pensare di meno ai ca**i suoi e di più alla pallacanestro), sia per chi c'è sempre, perchè deve essere più leader, deve trascinare le altre e non farsi da parte, e perchè non è un piacere che si fa a me l'esserci sempre ma solo un dovere. E allora da oggi si cambia registro, se qualcuna si è sentita offesa e tradita dalla mia sclta che reagisca; chi non ci vuol stare più è libero di andare via, ma se va via sà di essere sconfitto. Ho imparato che nella vita non ti regala niente nessuno, e non puoi vere sempre il c*lo coperto; non si può andare in campo giocando di merda tanto non ci sono cambi; i cambi stasera hanno dimsotrato molta più partecipazione e abnegazione del quintetto. E se dico tutto questo è per l'immensa stima che nutro verso le mie giocatrici, perchè vorrei che crescessero anche e soprattutto sulla propria pelle e non sul c*lo degli altri, che si rimboccassero le maniche, che anzichè criticare la mia scelta di stasera, o puntare il dito contro le compagne, o dire "quella mi ha rotto i coglioni", o dire "io non vengo più", si facessero un bell'esame di coscienza. E se qualcuno mi chiedesse se mi sono pentita della scelta fatta rispondo che la rifarei domani stesso, perchè mi gira il ca**o a vedere questa pallacanestro, e perchè non dimentico il lavoro fatto fin qui, perchè non dimentico la conquista della poule promozione, e perchè non è giusto che questo risultato venga dimenticato a causa delle pessime prestazioni attuali. E allora reagiamo tutte insieme, tiriamo fuori la rabbia per l'umiliazione che avete subito stasera trasformandola in sano agonismo, smettiamola di fare le principesse in campo che ci massacrano, remiamo tutte verso la stessa direzione, ma smettiamola di considerare le sconfitte come cosa normale. Non possiamo più fare queste figure di merda, e non c'entra il fatto di allenarci assieme poche volte, la pallacanestro è fatta soprattutto da orgoglio e motivazioni, quelle che ci stanno mancando. Per non dimenticare i sacrifici che abbimo fatto finora, chi c'è sempre sia da stimolo a se stessa per fare sempre meglio e alle altre per integrarsi, e chi c'è di meno che si renda più partecipe, quanto meno mentalmente, per la stessa causa. Perchè siamo una squadra, e dobbiamo esserlo fino alla fine, tutte quante e tutte assieme.
Maura.

1 commento:

BLOG STIG CASTELLAMMARE ha detto...

La pallaccanestro è sopratutto gioco di squadra, e come in tutti i giochi di squadra quello che conta è IL COLLETTIVO,e non l'individuo.Quando si perde si perde tutti "pubblico compreso",io posso capire lo sfogo di Maura,Come dico sempre che nello sport come nella VITA si puo perdere,ma la cosa importante è quella di perdere con dignità ,cioe combattendo perchè se perdo senza aver combattuto allora la sconfitta vale il doppio.Qiundi ragazzi cercate di capire che siete un gruppo, e non un individuo.In bocca all'lupo